2018/2019: orgoglio per la Coppa Disciplina

Con una rosa ben definita, un anno di amalgama e alcuni innesti mirati il campionato sembrava promettere discrete soddisfazioni, ma dopo un discreto inizio, i risultati smentivano ogni velleità e le numerose sconfitte relegavano la squadra nella parte bassa della graduatoria.

Le sei sconfitte di misura, tra cui il 2-1 con la vincitrice Unipomezia, il 4-3 con l'Atletico Romanina e il 3-2 con il Torre Maura confermavano la tecnica della squadra, ma anche la mancanza di qualità e lucidità adeguate per fare proprie gare sul filo di lana. 

Non mancavano acuti importanti come il 6-6 con il Colli Albani, nella ripetizione della gara sospesa a metà ripresa per le minacce avversarie verso l'arbitro, il bel successo sul Mambo in un sofferto 4-5, il 3-2 in rimonta sul San Giustino e le nette vittorie sulle ultime in classifica, ma la squadra palesava discontinuità continuità e determinazione nei momenti salienti.

La stagione da trascinatore di Cirillo, l'ottimo innesto di Fedele e Ricciardi, gli inserimenti di Macera e Sorbara, e il consueto contributo elevato dei veterani non era sempre sostenuto dal gruppo che alternava giocate brillanti a passaggi a vuoto, obbligando a sconfitte tecnicamente immeritate e delusioni amare, e limitando un potenziale da classifica medio-alta.

Malgrado i risultati poco esaltanti, e il bruttissimo infortunio al ginocchio di Petrucci E. in campionato, la stagione confermava un Real comunque bravo nell'onorare la maglia fino all'ultima gara, e di alzare la Coppa Disciplina.

Concluso il campionato federale, il Real provava una doppia sfida. Nella Centurion Cup al Pro Roma dominava in scioltezza prima di rallentare per le assenze e le inferiorità numeriche, e poi rinunciava agli Ottavi di Finale, posticipati a settembre. Nella I edizione della Master Cup al Tor Tre Teste, equiparabile ad una B, la selezione Real superava il girone da 3^, vinceva gli Ottavi, e perdeva poi ai Quarti contro una compagine con elementi nel giro della nazionale.