2002/2003: l'esordio e l'orgoglio

Iniziava il difficile e affascinante cammino del Real nei campionati F.I.G.C., con l'obiettivo di diffondere sempre più orgogliosamente il nome di Turania, anche contro realtà sociali e urbane più grandi e attrezzate

Repentina e inaspettata, la fondazione del Real Turania era costellata da una serie di difficoltà immediate, ma anche gli ostacoli più duri (su tutti il riprovevole rifiuto allo svincolo dal tesseramento a sette ragazzi del paese già tesserati altrove) erano superati con il sostegno economico di Silvi Giovanni e Petrucci Pietro, e dalla passione e dal coinvolgimento che infiammavano gli animi sportivi turanensi.

Con una rosa composta da un mix di esordienti, atleti inattivi da oltre dieci anni, e diversi elementi over 45, la guida di Mr. Valentini Fabio (Sorcio) e l'impegno del collettivo sopperivano in parte alla forzata inattività di calciatori fondamentali, e grazie al calore del pubblico il Real evitava l'ultimo posto nel girone, uscendo a testa alta da ogni incontro.

Una stagione difficile per i risultati sportivi, ma ricca di soddisfazioni umane.

Inevitabilmente il campionato delle prime volte: il primo gol della storia del Real Turania, realizzato alla 1^ giornata su punizione pennellata dal piede magico di De Cesaris Pietro per il pareggio a Monteleone Sabino; la prima vittoria, ottenuta nella partita più attesa, quella contro chi aspirava fosse un Derby, grazie al tiro dalla distanza di Proietti Orlando; il tesseramento del primo straniero, l'albanese Konstandini Aleksander.

La stagione del gol di Di Paolo Luca (Geppi) a Montasola, memorabile perché realizzato da un portiere schierato attaccante per necessità, e per l'incontrollata esultanza davanti ad una Fiat 500 rossa abbandonata a bordo campo.

Una anno pieno di complicazioni sportive che però accresceva il sentimento di identificazione della popolazione turanense con il Real Turania, e forgiava il gruppo che nella stagione successiva sarebbe stato protagonista della memorabile promozione.